#finestrepensanti_13

     [Esercizi d’ascolto]

Ricordo ancora in modo nitido quando adolescente rinchiuso nella mia stanza distinguevo i suoni che arredavano casa e soprattutto connotavano i suoi abitanti. Dal suono delle chiavi inserite nella porta mi divertivo a prevedere chi sarebbe entrato in casa, se mio padre o mia madre, e in base al loro passo se avrebbero avuto fretta o meno. Non vedevo e non volevo vedere quello che accadeva al di fuori della mia stanza, ma volevo decifrarlo acusticamente e questo mi permetteva di orientarmi nello spazio esterno. Così era facile indovinare se la routine della giornata sarebbe stata regolare o se si profilava all’orizzonte qualche digressione. Lo stesso accadeva per i suoni che circondavano l’esterno di casa: quale auto entrava nel cancello, quanto forte fosse il vento che spostava i rami degli alberi in giardino, se la pioggia battente contro le finestre mi avrebbe impedito di uscire per incontrare gli amici… Insomma le mie orecchie registravano tutto quel che accadeva e questo mi permetteva di restare isolato nella mia adolescenza seppur decifrando il mondo esterno.

A maggior ragione in questa epoca di sovrabbondanza acustica può essere utile “mettere gli occhi alle orecchie”, cioè setacciare il paesaggio sonoro che circonda noi e i nostri studenti per affinare la nostra sensibilità.

[Simone Francia]

Nella prospettiva di un’auspicabile “pulizia dell’orecchio”, in senso sonologico, per meglio comprendere il senso del Paesaggio Sonoro Murray Schafer propone “100 esercizi d’ascolto”. Di questi, quattro sono qui riproposti.

Esercizio d’ascolto n° 15

Ecco alcune domande flash per il vostro diario:

  • qual è stato il primo suono che avete udito stamattina appena svegli?
  • qual è stato l’ultimo suono che avete udito la notte scorsa prima di addormentarvi?
  • qual è stato il suono più forte che avete udito oggi?
  • qual è stato il suono più bello che avete udito oggi?

Esercizio d’ascolto n° 24

L’udito arriva dove la vista non può. Le orecchie vedono attraverso i muri e dietro gli angoli.

Quando c’è qualcosa nascosto, possono essere i suoni a rivelarne la posizione e la natura.

Compilate una lista di tutti i suoni che riuscite a immaginare come provenienti da luoghi nascosti, e di suoni prodotti da oggetti che non avete mai visto.
Ecco alcuni esempi che sono stati forniti da studenti canadesi:

  • acqua nelle tubature
  • scoiattoli sul tetto
  • vento
  • tuono
  • brontolio dello stomaco.

Esercizio d’ascolto n° 70

Quali sono i suoni nascosti della tua quotidianità?

Continua l’elenco iniziato dagli studenti canadesi aggiungendo i suoni che ogni giorno riconosci pur non vedendone la fonte.

 

Cosa significa per voi il silenzio?

Ecco alcuni esempi che mi hanno fornito degli studenti:

  • il silenzio è tenere la bocca chiusa
  • il silenzio è pensare
  • il silenzio è sognare di giorno
  • il silenzio è dormire
  • il silenzio è non parlare quando l’insegnante se ne va e tutti parlano
  • il silenzio è stare in castigo
  • il silenzio è essere interessati a un argomento
  • il silenzio è fare un compito
  • il silenzio è mantenere un segreto
  • il silenzio è guardare un film muti
  • il silenzio è avere paura

E alcuni esempi che mi hanno fornito degli adulti:

  • il silenzio è uno stato della mente
  • il silenzio è inafferrabile, come la libertà o la pace
  • il silenzio è impossibile
  • il silenzio è essere privi di conoscenza o morti
  • il silenzio è tranquillità
  • il silenzio è noioso
  • il silenzio è quello che senti dopo tre ore di musica rock
  • il silenzio è isolamento, terribile isolamento
  • il silenzio è vuoto
  • il silenzio è quando tutto ciò che posso udire è il ronzio delle mie orecchie
  • il silenzio si percepisce di più in momenti di intensa paura

L’atteggiamento degli adulti sembra più negativo di quello degli studenti. Queste risposte sono state date da nordamericani. Mi domando se il silenzio in altre culture rappresenti valori più positivi.

Completa la frase Il silenzio è… in qualunque modo ti sembri appropriato.

Esercizio d’ascolto n° 82

Nuovi suoni invadono continuamente il paesaggio sonoro. Beep dei videogiochi, tastiere del telefono, registratori di cassa, voci elettroniche nelle automobili (“Ricordate di allacciare le cinture”), beep dei computer.

Fate un elenco di tutti i suoni nuovi che sono entrati a far parte del vostro paesaggio sonoro nell’ultimo anno o negli ultimi due.

Murray Schafer (1992), A Sound Education: 100 Exercises in Listening and Sound-making

[ed It. Educazione al suono, 100 esercizi per ascoltare e produrre il suono, Ed. Ricordi, Milano, 1998]